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L'autoeducazione nelle scuole elementari : Continuazione del volume: Il Metodo della Pedagogia scientifica applicata all'educazione infantile nelle Case dei Bambini, ripubblicato nel 1950, per desiderio dell'autrice, col nuovo titolo la scoperta del bambino
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Abstract
In L’autoeducazione nelle scuole elementari, Maria Montessori estende i principi del suo metodo educativo dal livello prescolare alla scuola elementare, delineando una visione dell’educazione come processo di autoformazione attiva e continua.
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Il testo rappresenta la seconda parte del grande progetto pedagogico iniziato con La scoperta del bambino, e approfondisce il tema della crescita intellettuale, morale e sociale del bambino in età scolare.Montessori afferma che il bambino, una volta giunto alla scuola elementare, possiede già un forte impulso all’indipendenza e alla scoperta. L’educatore deve quindi offrire un ambiente che stimoli la curiosità naturale e favorisca l’apprendimento spontaneo, evitando ogni forma di imposizione o istruzione passiva. Attraverso materiali didattici specifici e un metodo di lavoro basato sull’esperienza, il bambino può “autoeducarsi”, cioè costruire la propria conoscenza in modo autonomo e consapevole.
Il libro affronta anche aspetti pratici dell’insegnamento — la lettura, la scrittura, l’aritmetica, la geometria e le scienze — mostrando come l’approccio montessoriano consenta di integrare mente e mano, teoria e pratica. L’educazione viene presentata come un processo vitale e dinamico, capace di connettere l’apprendimento individuale con la responsabilità sociale e la cooperazione.
Nel complesso, l’opera propone una scuola nuova, fondata sulla libertà, sull’osservazione scientifica del bambino e sul riconoscimento del suo ruolo attivo nella costruzione del sapere. L’autoeducazione nelle scuole elementari è così una sintesi matura del pensiero montessoriano, che collega la pedagogia dell’infanzia con la formazione dell’uomo e del cittadino.