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Nei "Bordelli di Himmler" si tocca un tema quasi totalmente ignorato dalla ricerca storica sull'economia di guerra del Terzo Reich: la costruzione di "edifici speciali" destinati agli internati dei campi di concentramento nazisti.
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Su iniziativa di Heinrich Himmler, le SS introducono la fruizione del bordello del campo come incentivo per aumentare la produttività dei lavoratori forzati (insieme a razioni extra di cibo, sigarette, agevolazioni). Le imprese tedesche comprano dalle SS buoni per prestazioni sessuali a pagamento e li distribuiscono come gratifica ai più meritevoli, che poi li utilizzano nei bordelli gestiti dalle stesse SS. E qui il cerchio si chiude. Ma chi sono le vittime di questo singolare sistema di lavoro a cottimo, costrette a soddisfare i desideri dei prigionieri dei campi di concentramento maschili? E, soprattutto, che ne è stato di loro nel dopoguerra, in seguito alla liberazione? Finalmente, le schiave sessuali escono dall'ombra in cui sono state confinate. Con immagini e documenti.
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